Il trucco di WhatsApp per controllare le conversazioni in corso: solo così capirai se due contatti chattano spesso tra loro.
Nell’Otello di Shakespeare è l’astuto e razionale Iago a fornire le prove del tradimento che porteranno alla morte di Desdemona. Oggi in maniera molto più prosaica e banale a fornire elementi di dubbio è WhatsApp, la diffusissima e arcinota applicazione di messaggistica.
Diciamo immediatamente però che controllare le conversazioni o i contatti di un’altra persona, in certi casi è una violazione della privacy e comunque resta un comportamento non del tutto etico, che può avere anche delle conseguenze. La privacy è un diritto della persona indicato e tutelato dalla legge, quindi attenzione a intrusioni e curiosità eccessive anche se a fin di bene.
Un aspetto è da considerare, WhatsApp non consente intrusioni nelle conversazioni di altre persone, né fornisce prove di contatti. In realtà usando WhatsApp ci sono delle indicazioni, ma che potrebbero non essere veritiere. Tutt’al più può stimolare un’intuizione riguardo due contatti che stanno comunicando tra loro.
Dunque che sia gelosia o semplice curiosità, non si deve prendere per oro colato quanto si deduce osservando le funzionalità di WhatsApp. In maniera del tutto legale, controllando lo stato online o l’ultimo accesso, è possibile riscontrare se due persone sono attive nello stesso momento, suggerendo la possibilità di una conversazione in corso. Ma questa non è una prova che ci sia veramente una conversazione.
Non sono necessarie altre applicazioni o funzioni speciali, basta notare soltanto accessi e stato online, senza intrusioni nelle chat personali di altri. Questa però è soltanto un’indicazione, senza reali riscontri. Esistono invece applicazioni in grado di fornire notizie aggiuntive o di monitorare chat e conversazioni. Alcune inviano delle notifiche, quando contatti selezionati entrano o escono dalle chat. Con facilità è possibile così riscontrare orari di entrata e uscita dalle conversazioni.
Orari d’uso, posizione geografica, contatti effettuati sono informazioni fornite da applicazioni di monitoraggio, ma con rischi per chi le usa. Intanto spesso contengono malware e virus pericolosi per il dispositivo, poi soprattutto possono violare la privacy della persona con gravi conseguenze anche legali. Una particolare insistenza nel monitoraggio delle comunicazioni di una persona è considerata una violazione della privacy.
Gli effetti legali non mancano in casi del genere e quindi meglio astenersi da simili comportamenti. Per quanto riguarda WhatsApp il suo uso resta legale anche nella modalità descritta, ma insistere troppo può risultare invasivo e le responsabilità dei propri comportamenti restare gravi.
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