Nelle vacanze natalizie è possibile visitare il piccolo borgo con due presepi per ogni abitante, un tesoro da scoprire.
Esiste in Italia una tradizione antica che accomuna il nord al sud, legata allo spirito di devozione e religiosità popolare. Si tratta della tradizione del presepe, fortemente connessa al periodo natalizio con la rappresentazione della Natività di Gesù. Spesso queste rappresentazioni sono tradizionali con composizioni tipiche, in ambienti ricostruiti in modo realistico e personaggi legati alla Natività.
Ma ormai si usa comunemente aggiornare le ambientazioni e renderle attuali e vicine al mondo di oggi. A evidenziare la centralità e l’importanza della Natività anche nei nostri giorni. Un’usanza diffusa un po’ ovunque nel nostro Paese in piccoli borghi e città più grandi. In questo caso è un intero paese a mobilitarsi per preparare alcune delle rappresentazioni più suggestive d’Italia.
Il paese da esplorare con i suoi presepi
Il borgo da visitare è Ossana nella provincia autonoma di Trento, ai piedi delle montagne della Presanella a circa 1.000 metri di altitudine. Ma non è la natura e la bellezza delle montagne ad attirare l’attenzione, ma la presenza di oltre 1.600 presepi che riempiono di un’atmosfera emozionante e suggestiva ogni stradina del borgo montano.
A partire dalla stella cometa che splende nel centro del paese, una corda rossa accompagna i visitatori ad ammirare le rappresentazioni della Natività, poste in vicoli, vie e cortili tra luci soffuse e decorazioni colorate che trasformano ogni angolo del borgo in un luogo rievocativo e poetico. È possibile immergersi in questa magica atmosfera ogni giorno fino al 6 gennaio 2025, dalle 10 alle 22 di sera.
I presepi di Ossana sono tutti suggestivi e meritano di essere ammirati, dai tradizionali a quelli con ambientazioni più particolari. Qui ne citiamo solo alcuni, a partire a quello dedicato alla Grande Guerra che in queste valli ha lasciato un ricordo profondo e indelebile. C’è poi il presepe il movimento, costruito con materiali di riciclo, il più antico del percorso.
Abbiamo poi il presepe di San Francesco, dedicato al santo di Assisi, omaggio alla rappresentazione di Greccio. Segue il presepe di Monte Giner, creato per commemorare l’incidente aereo che avvenne decenni fa nel territorio del Comune. Il presepe dei diritti delle donne e quello dedicato alle vittime del Covid e a quanti hanno lottato contro il morbo, attualizzano la rappresentazione.
Ci sono il presepe con l’ambientazione in miniatura di Ossana, quello immerso nella vita medievale, le rappresentazioni dedicate al mondo rurale, ai mestieri artigianali e il presepe di cera d’api. Ma ogni angolo e stradina ha il suo presepe e tutto il paese merita più di una semplice visita.
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