In quale modo il difficile periodo di crisi economica che la Germania sta attraversando potrebbe influenzare negativamente il turismo italiano? La preoccupante ‘onda’ anomala alla quale prepararsi
I Paesi dell’Unione Europea lavorano, pur con differenze e specificità, insieme da anni per guardare ad un futuro di prosperità economica. Ma essi sono legati tra loro anche ‘nel male’ e la crisi di uno stato membro potrebbe innescare una reazione a catena negativa che rischia di interessare uno o più settori degli altri Paesi.
Ne è prova la gravosa situazione del mercato dell’auto che l’Italia sta attraversando e che potrebbe dare il via ad un volano negativo a livello europeo. Ma, viceversa, il Belpaese teme la crisi economica tedesca che, se non ammortizzata con un intervento politico forte e con misure economiche ad hoc potrebbe andare ad impattare sul settore turistico italiano. In che modo? Scopriamolo insieme.
Recessione Germania, l’Italia la teme: l’onda che potrebbe mettere in crisi il turismo
Ai dubbi che in molti si pongono in merito ai legami tra la recessione di un Paese ed il comparto turistico di un altro è facile dare risposta: la Germania rappresenta, per diverse zone d’Italia, il primo mercato di riferimento straniero. Un esempio è la Riviera, fortemente preoccupata per gli effetti che la crisi economica tedesca porterà con sè dal punto di vista degli spostamenti in Italia dei turisti. Tanto da lanciare in questi giorni un grido d’allarme accompagnato dall’urgente richiesta di reagire per non farsi trovare impreparati.
Peraltro i dati recenti mostravano una ottima ripresa del mercato tedesco in Romagna dopo gli effetti più che negativi della pandemia di Covid. Registrando un +9,5% di arrivi ed un +10,4% di pernottamenti come sottolineato dal primo cittadino di Rimini Jamil Sadegholvaad. Ma occorre anche ricordare che il flusso turistico dalla Russia ha subito, dall’avvio del conflitto bellico in Ucraina, un drastico calo e ritrovarsi a dover affrontare una crisi del turismo tedesco potrebbe generare nubi grigie difficili da dissipare, mettendo a serio rischio l’andamento della prossima stagione turistica.
I numeri registrati potrebbero, ha sottolineato il sindaco “subire potenzialmente un rallentamento nel 2025 a causa della crisi economica interna della Germania. Abbiamo visto anche in Italia – ha ricordato il primo cittadino – come il combinato disposto tra incremento dei prezzi e stagnazione economica abbia portato gli italiani a contrarre numero e periodi del fare vacanza”. Questo andamento potrebbe ripetersi anche con i tedeschi ed è per questo che sin da ora si sta ragionando sul metodo per superare i possibili effetti negativi. Dalla concretizzazione di iniziative sulla mobilità per migliorare i collegamenti dalla Germania alla massimizzazione del rapporto tra qualità offerta e prezzo proposto. Con strategie che consentano di mantenere la Riviera fortemente attrattiva per il turismo tedesco.