La procedura da seguire per comunicare all’Agenzia delle Entrate una risoluzione tardiva del contratto di locazione. Quello che c’è da sapere.
Anche le risoluzioni dei contratti di locazione vanno comunicate all’Agenzia delle Entrate e se la procedura è attuata con ritardo bisogna seguire un iter ben preciso. A comunicarlo è la stessa Agenzia che spiega la modulistica necessaria da presentare.
Si parla di risoluzione del contratto di affitto quando l’accordo tra le due parti si interrompe prima della scadenza naturale del contratto stesso. Qualora si verifichi uno scenario del genere, occorre versare entro i 30 giorni dalla risoluzione un’imposta di registro fissa pari a 67 euro.
L’imposta può essere pagata sia attraverso i canali telematici dell’Agenzia delle Entrate sia tramite F24; in quest’ultimo caso è però necessario comunicare la risoluzione anticipata del contratto presso l’ufficio dell’Agenzia delle Entrate presso cui è stato registrato. Infine, se il locatore ha optato per il regime della cedolare secca, l’imposta di registro non va versata, ma va comunque comunicata all’ufficio di riferimento la risoluzione.
Questa però è la procedura standard che, come anticipato, va eseguita entro i 30 giorni dalla risoluzione del contratto. Ma qual è la procedura da seguire se invece si supera questa soglia di tempo e addirittura si arriva ad una risoluzione tardiva di un anno e oltre? L’Agenzia delle Entrate ha spiegato che il procedimento è diverso.
Tutte le comunicazioni all’Agenzia delle Entrate successive alla registrazione del contratto di affitto -che comprendono risoluzione, cessioni ma anche subentro e proroghe- devono essere effettuate attraverso la compilazione e l’invio del modello RLI (Registro Locazioni Immobiliari). Questo significa che in caso di risoluzione anticipata del contratto, insieme al versamento dell’imposta di registro va presentato questo modulo che può essere compilato ed inviato solo telematicamente.
Il modello può essere inviato telematicamente direttamente dalla persone interessata, cioè il locatore che sottoscrive la richiesta oppure tramite un intermediario abilitato. Il tutto in maniera gratuita, in quanto l’Agenzia mette a disposizione sul proprio sito, un software di compilazione e trasmissione della documentazione.
Quando però si ha a che fare con una risoluzione tardiva tutto cambia. Di fatto la trafila burocratica può diventare anche più lunga in quanto la comunicazione telematica non è più possibile ed è necessario rivolgersi al personale dell’Agenzia territoriale dove il contratto è stato registrato.
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